Il territorio circostante la città di Piacenza è una zona di intenso incastellamento, determinato dall’importante posizione strategica della zona.
Sono più di quattrocento i castelli, i fortilizi, le torri di avvistamento con funzioni difensive costruite a partire dall’epoca romana sia nella fascia pianeggiante lungo il fiume Po sia sulla fascia collinare.
Piacenza, infatti, fu sin dall’antichità crocevia logistico ed importante centro agricolo e commerciale. Per la città passavano la via Emilia che collegava Milano a Rimini e la via Postumia che collegava Genova al porto di Aquileia sul mar Adriatico.
Durante il medioevo il territorio piacentino fu anche attraversato dalla via Francigena utilizzata dai pellegrini che dal centro Europa si recavano a Roma.
A presidio e controllo di questi percorsi sorsero quindi numerosi castelli in ogni vallata della provincia, costruiti dalle nobili famiglie fedeli a Carlo Magno investite dei diritti feudali sulle terre circostanti. I cinque manieri più conosciuti ed aperti al pubblico sono tutti soci dell’associazione di promozione turistica i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza e sono, in rigoroso ordine alfabetico:
il castello di Agazzano, il castello di Gropparello, il castello di Rivalta, la Rocca d’Olgisio la Rocca di Castell’Arquato.
Tutti questi luoghi sono ricchi di fascino e mistero, tutti questi castelli sono protagonisti di leggende, spesso legate a storie di fantasmi. La provincia di Piacenza sembra infatti essere una delle zone più infestate da spiriti e presenze.
Comunque, anche per i più scettici, la bellezza di questi monumenti del passato hanno da offrire tutta la propria storia secolare fatta di battaglie, assedi, conquiste, ma anche feste, ricevimenti e vita mondana.
Un itinerario organizzato per visitare questi maestosi edifici, Vi consentirà anche di entrare in contatto con i tesori enogastronomici che il territorio piacentino può offrire. Sarà così possibile scoprire i formaggi, i salumi, gli ottimi vini come Gutturnio e Ortrugo ed i numerosi piatti della tradizione locale, come i tortelli con la coda burro e salvia o i famosi pisarei e fasö.